martedì 15 giugno 2010

Ernst Nolte sul razzismo di Hitler


“Nel 1932 in due occasioni Hitler aveva fatto capire in termini ancora più inequivocabili di quelli usati dopo la presa del potere che la sua ideologia era condizionata in prima istanza in senso negativo dal contrasto con l’Unione Sovietica e con il comunismo.
Nel suo discorso davanti agli industriali di Düsseldorf del 27 gennaio 1932 egli era partito dal dominio effettivo della razza bianca sul mondo e lo aveva ricondotto alla superiorità ereditaria, che era quindi un diritto, ma un diritto minacciato. Infatti contro di esso, diceva, si era levata una concezione del mondo (Weltanschauung) che aveva già conquistato uno Stato e che in futuro avrebbe fatto crollare tutto il mondo se non fosse stata annientata in tempo debito: « Se questo movimento continua a svilupparsi, fra trecento anni non si vedrà in Lenin soltanto un rivoluzionario del 1917 ma il fondatore di una nuova dottrina universale con una venerazione pari a quella di Budda».

Hitler evidentemente non affrontava con disprezzo un «fenomeno così gigantesco » e polemizzava espressamente con gli imprenditori che non ritenevano possibile un’ampia industrializzazione della Russia. Piuttosto in questo caso egli intendeva senza dubbio se stesso come l’anti-Lenin, come l’unico uomo in grado di bloccare questo sviluppo, quindi in termini fondamentalmente identici a quelli di Trockij che lo aveva chiamato il « super-Vrangel della borghesia mondiale». Ai suoi occhi, però, la rovina dell’umanità e la decadenza era quello che agli occhi di Trockij era progresso ed emancipazione, poiché l’industrializzazione della Russia e la presumibile diffusione del bolscevismo in Asia si potevano fondare solo sull’utilizzazione delle risorse occidentali e sullo spietato abbassamento del tenore di vita delle masse russe oppure asiatiche.

Hitler, tuttavia, non attribuiva al mondo occidentale il merito di aver migliorato le condizioni di vita degli asiatici e degli altri popoli e non temeva di dichiararsi oggettivamente il propugnatore dell’egoismo occidentale che secondo lui non rappresentava altro che il dominio dell’umanità superiore e colta, dettato da una legge di natura, su quella inferiore e barbarica. Sia che si tratti in questo caso della confessione, fino ad allora inconcepibile, del più reazionario degli imperialismi, sia che si tratti dell’esagerazione di un’intuizione fondamentalmente giusta, in ogni caso un uomo non può proporsi nulla di più ambizioso che svolgere un ruolo decisivo al servizio di una causa nel vasto processo della storia mondiale e quindi ogni concezione che vuol vedere in Hitler solo un nazionalista tedesco è evidentemente insufficiente. Un semplice nazionalista non si sarebbe mai espresso come fece Hitler nel dicembre del 1932 davanti al colonnello von Reichenau: egli sostenne che la diplomazia sovietica era incapace di negoziare e concludere trattati poiché i trattati potevano venir conclusi solo fra contraenti che fossero sullo stesso piano nella loro concezione del mondo...
E se Stalin quando presentò il suo ambizioso bilancio davanti al congresso non aveva probabilmente sotto gli occhi il discorso di Hitler del 27 gennaio 1932, si confrontò tuttavia direttamente con esso quando discusse la teoria delle razze superiori e di quelle inferiori.

Egli disse: « È noto che l’antica Roma considerava gli antenati dei tedeschi e dei francesi dei nostri giorni esattamente nello stesso modo in cui i rappresentanti della “razza superiore” considerano oggi le nazioni slave…Ma quale fu il risultato? Che i non romani, cioè tutti i “barbari”, si unirono contro il nemico comune e come una tempesta abbatterono Roma…Dov’è la garanzia che i politicanti letterati fascisti di Berlino debbano aver più fortuna dei vecchi e sperimentati conquistatori romani? Non è più giusto supporre il contrario? »".


Tratto da:
NAZIONALSOCIALISMO E BOLSCEVISMO. La guerra civile europea 1917-1945, Sansoni Editore, Firenze, 1988, pp. 172-173 e 177:

di Ernst Nolte (storico e filosofo tedesco)

preso dal blog di Andrea Carancini

La stessa guerra ai "barbari" e agli "inferiori" che avviene ai giorni nostri da parte degli Stati Uniti e di Istraele, ma anche dall'Italia e da altri paesi europei. Ed io mi ritrovo a domandarmi:

Quand'è che tutti questi "barbari" si incazzeranno veramente e ci distruggeranno per come li stiamo trattando?

9 commenti:

STEX ha detto...

eh si poveretti gli altri sono i "Santi" della situazione...Non crederai veramente che gli Americani siano i cattivoni come gli israeliani e gli altri i poveri oppressi????!!E' vero che Israele fa un po' la "vittima",ma tieni conto che da loro ogni santissimo giorno vi è un attentato.Ad ogni festa qualcuno si fa saltare in aria,ad ogni manifestazioni vi è un attacco terroristico.Sono d'accordo che il modo di repressione e di occupazione adottato in primis da Istraele e anche dagli Usa non sia il modo per arrivare alla pace,anzi,porta solo nuovo odio,ma ti sei mai chiesto se i cari "barbari"vogliono trovare una soluzione che metta fine ai contrasti?Ti sei mai chiesto se questi popoli "barbari" vogliono davvero non essere considerati più tali???

cellone ha detto...

Nessun popolo in assoluto vuole avere un esercito straniero sulla propria terra, soprattutto se questo esercito distrugge case, chiese o moschee, ospedali, università, e strutture di ogni genere con la scusa che in quegli edifici si noscondevano terroristi o potenziali tali, o con il solito "errore umano".

Che cosa facevano i partigiani da noi in Italia nella seconda guerra mondiale? La stessa cosa che fanno ora i palestinesi, gli afgani, o gli iracheni: cercano di cacciare un esercito di invasione che non vogliono, un esercito che il POPOLO di quelle terre non vuole.

Se non si vogliono più vedere attentati o altri attacchi gli eserciti dovrebbero starsene a casa propria, e vedrai che nessuno si farà più espodere.

Non ti preoccupare che fra un pò ci saranno anche gli iraniani fra i terroristi, bisogna solo sperare che l'Italia non interessi a nessuno nei prossimi anni altrimenti Berlusconi farà la fine di Saddam, e quando ci ribelleremo ci trasformeranno tutti in terroristi sanguinari, barbari senza un senso civico che non vogliono la pace ma solo la morte dello straniero.

La storia ci insegna tante cose.

Anonimo ha detto...

Bravo Ale!

STEX ha detto...

Sui partigiani non rispondo anche perchè direi quasi solo cattiverie,in quanto i danni che hanno fatto superano di gran lunga gli indiscussi meritI! Per quanto riguarda gli invasori e gli invas(at)i beh credo che la verità,come si dice,stia nel mezzo!Io non nego le colpe di questi "popoli invasori" ma stiamo attenti a distinguere tra "chi attacca per fini economici" e chi cerca di difendere il territorio in cui risiede,ottenuto,e questo te lo passo,più o meno lecitamente.Si perchè la storia alla quale tu ti riferisci dovrebbe anche insegnare che in una terra dove oramai risiedono più popoli e dove ognuno dei quali rivendica la propria legittimità a risiedervi,beh credo che non sia facile determinare chi ha più diritto ad avere quei territori,chi ha ragione e chi ha torto.Forse per te è tutto chiaro: Israeliani cattivi e gli altri poveretti.Io invece vedo più una guerra voluta da poche frange estreme:parlando con palestinesi ho scoperto che la gran parte della popolazione convive benissimo,il problema che ci sono dei gruppi terroristici che si ribellano ad una pacifica convivenza(sia tra gli israeliani che palestinesi).E per la cronaca:non sono stati i partigiani a liberare l'italia nella seconda guerra mondiale ma signori con bandiere a stelle e strisce,quelle che poi ci hanno permesso di ricostruire un paese ridotto in cenere grazi3 al piano Marshall (anche se ha inciso e nn poco sul nostro debito).Tante volte gli invasori non sono poi così invasori così come gli invasi alle volte non sono poi tanto "vittime"...

Per tutto il resto: Bravo Ale!:)

cellone ha detto...

Israele non ha più bisogno di difendere il suo territorio come nel ‘48 visto che è sempre pronta per invadere altri terreni, ha bisogno di liberarsi di quelli che si oppongono al suo avanzamento.

Ora lo può fare perchè ha l’OCCASIONE, le alleanze giuste, i soldi e le armi tecnologiche dalla sua parte, cosa che prima della seconda guerra mondiale non aveva più di tanto.
Ora vuole solo far capire che è il nuovo padrone di quelle terre, quando c'erano prima gli ottomani e dopo la Gran Bretagna non l’era (parlo solo dell'ultimo secolo).
Ora non si parla più di difesa dei territori ma di un vero e proprio sterminio dei palestinesi!! Quelli che rimangono li spediscono nei ghetti fatti su misura da Israele e quelli che scappano, ce ne sono milioni, finiscono nei campi profughi\baraccopoli dei paesi confinanti come la Giordania o il Libano.

Sono sicurissimo e non metto in dubbio che ci sono molti Israeliani e palestinesi che vanno d’accordo, il problema che ai vertici del potere non è così, e se la popolazione aumenta (n.b. qualsiasi ebreo o qualsiasi persona che abbia qualche parente ebreo che arriva in Israele ha il diritto di avere la cittadinanza israeliana immediatamente) dove la si mette visto che è tutto pieno e da quelle parti c’è deserto e poca acqua?
Quando passano gli elicotteri e gli aerei a bombardare e distruggere il grosso dei villaggi, e quando dopo arrivano i bulldozer a devastare le case e gli alberi che rimangono (vai a scoprire perchè abbattono gli alberi, così ti informi) Israele non cerca di difendere i propri territori, cerca spazio per il suo popolo cacciando via gli altri che c'erano prima.

Ormai Israele con la sua arroganza fa quello che vuole, a me da fastidio soprattutto questa cosa, e nessuna nazione osa fermarlo tant'è vero che la comunità internazionale preferisce il silenzio.

Per la cronaca non ho mai detto che i partigiani hanno liberato l'Italia.

E il piano Marshal? Non crederai ancora alla favola dei bravi americani che liberano il mondo dal male? Se ci hanno dato quei soldi è perchè ci volevano dalla loro parte ed essendo quindi in debito con loro ci avrebbero usato a loro piacimento; guarda tutte le basi militari americane in Italia, e l’esercito italiano in giro per il mondo.
Siamo nel dramma!

STEX ha detto...

e ma intanto se hai i soldi per uscire,se hai un blog dove scrivere quello che vuoi,se possiede la libertà di parlare male dell'america e di chi vuoi tu, se hai la facoltà di informarti tramite libri interne ecc. su quello che accade nel resto del mondo,se sei esentato dalla leva militare e mille altre cose è anche grazie a quel piano,è anche grazie a quel "ricatto"definito piano Marchall..Non so come sarebbe andata se i soldi fossero arrivati dall'Urss...Conta che a fine guerra eravamo ridotti ad un cumulo di macerie e adesso siamo del g7-8 o 20 che dir si voglia..E' vero che la comunità internaz ha i paraocchi davanti alle atrocità Israeliane,è vero che non sono privi di colpe,ma è anche vero che hanno contro di se tutti i popoli del medioriente,per ragioni che travalicano il solo fatto del territorio: stile di vita occidentale,religione diversa,cultura diametralmente opposta,reddito pro capite nettamente superiore.La guerra in Libano non l'hanno iniziata gli israeliani.Loro ora come ora hanno la fobia di essere annientati perciò adottano una politica così aggressiva:non li giustifico,anzi,le stragi commesse ci sono e vanno condannate,ma io non li vedo come dispensatori di morte e odio come te.Se io fossi un israeliano vorrei sentirmi protetto e vorrei che il mio governo adottasse tutti i mezzi necessari per farlo.Ti ripeto,condivido il fatto che nessuno dice niente a israele, ma non mi piace che vengano fatte passare per vittime le popolazioni che vogliono annientare israele.

cellone ha detto...

Meno filosofia da quattro soldi sulla libertà! Non siamo a porta a porta e non sei berlusconi.
Ho la libertà di informarmi tra mille bugie e mezze verità, e ho la libertà di non poter fare niente di concreto per cambiare le cose e di stare li a guardare impotente.

Ma eravavo solo noi in macerie? l'unione sovietica era peggio di noi ed è riuscita a diventare una super potenza da far tremare gli americani!

Noi siamo nel g8? Ma che titolo è? Siamo messi male più di altri paesi che non sono nel g20, la leva non la facciamo grazie al piano Marshall, ma perchè lo stato non è più in grado di mantenere più di tanta gente nelle caserme a fare niente( e su questo argomento ne so più di te).

Per quanto riguarda Israele, abbiamo ragione sia io che te, ma l'unica cosa che potrà unire veramente palestinesi e israeliani sarà solo un nemico comune da affrontare.

STEX ha detto...

l'unione sovietica non è diventata assolutamente meglio di noi..E' una super potenza ma i cittadini "normali" non se la passavano bene come noi.

La mia non è filosofia, le mie sono constatazioni.Il G8 è un titolo importantissimo e comunque a livello economico non siamo mal messi come dicono(basti pensare che siamo uno degli stati meno colpiti dalla crisi..)

Su israele credo che la tua sia,purtroppo,una triste verità...

Anonimo ha detto...

Stex...mi sa che credi troppo al tg di Fede qualche volta....