martedì 5 ottobre 2010

Terrore!

Il 27 febbraio 1933, i nazisti dettero fuoco al palazzo del Parlamento tedesco per dare poi la colpa di quell’attentato ai comunisti. Successivamente a questo grave episodio Hitler proclamò lo stato di guerra al terrorismo chiedendo al Parlamento tedesco (il Reichstag) di conferirgli ampi poteri per debellare i terroristi. Il suo pretestuoso discorso retorico fece leva sul bisogno di sicurezza per la nazione sostenendo che tali poteri gli erano indispensabili per proteggere la libertà ed il benessere del popolo tedesco.


A seguito dell’attentato organizzato da lui stesso, Hitler riuscì a persuadere i legislatori tedeschi ad attribuirgli tutti i poteri di emergenza “necessari” per far uscire il paese dalla crisi terroristica. Con tale espediente il fuhrer ottenne quello che diventò noto come il “Decreto dei Pieni Poteri", un provvedimento che permise ad Hitler di sospendere “temporaneamente” le libertà civili, cioè fino a quando la “crisi” non fosse passata. Ma una volta ottenuto il pieno controllo sul popolo con una dittatura di fatto, lo stato di crisi provvisorio che doveva essere considerato provvisorio divenne invece praticamente permanente. E così con “la minaccia di terrorismo” sempre presente, Hitler riuscì a farsi rinnovare i pieni poteri dal Reichstag, poteri che conservò fino a quando si persero le sue tracce nel bunker di Berlino ben 12 anni dopo.

Thomas jefferson diceva che: "Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli."
Ma i popoli per fare paura devono essere uniti, penso che i potenti lo sappiano fin troppo bene ed è per questo che sfruttino la paura delle persone nei popoli poco conosciuti per alimentare odio e razzismo, separare la gente fra di loro, e allo stesso tempo riuscire a mantenere e rafforzare la propria posizione personale.
La storia è piena zeppa di personaggi come Hitler che per ottenere più potere hanno sfruttato al meglio questa situazione.

Ma anche ai giorni nostri le cose stanno così, ci vendono terrore, terrore, terrore, terrore e terrore. Senza sosta.
Se ad esempio sei in aeroporto e vedi un arabo con la barba e un cappotto sarà sicuramente un terrorista islamico, se vedi un rumeno per strada stai attento che protresti essere stuprato/a, se vedi un nero stai tranquillo che spaccia droga, se vedi un mussulmano e sei una donna che passa davanti ad una moschea fai attenzione che potrebbe lapidarti se non hai il velo, ecc. ecc....


Ma qualcuno mi spiega perché ai telegiornali o sui giornali su ogni fatto di cronaca nera, e non solo, viene specificata la nazionalità delle persona che delinque? Che differenza fa sapere se ad esempio l'assassino è italiano, marocchino o rumeno? O se è cristiano, mussulmano o ebraico? Non ha senso, se una persona uccide non ha importanza la provenienza o la religione deve essere spedito in galera immediatamente e restarci per sempre!
Ma così facendo si alimentano odio e pregiudizi contro persone del tutto innocenti che non c'entrano niente, uomini e donne che guarderemo con diffidenza senza nessun motivo logico, e si aumenta ancora di più la paura.

Ma qualcuno mi spiega inoltre perché ogni tanto salta fuori l'allarme attentati in tutto il mondo lanciato dai servizi segreti di qualche paese? Se ci pensate un'attimo a questi probabili attentati noterete che non vengono citate nessune prove serie a confermare il tutto.
Qualche settimana fa il Papa era in Inghilterra, sembra che qualcuno volesse organizzare un'attentato contro di lui e sono state arrestate diverse persone e poi? E poi sono state liberate perché non c'entravo niente!! TRUFFA!!
Beh, sapete che vi dico? Mi sa che il nostro punto di vista va ribaltato: vuoi vedere che il vero terrorismo di oggi è responsabilità diretta degli stessi che lo denunciano? Per difendersi da questo tipo di violenza il giubbotto anti proiettile non serve assolutamente a nulla.


Questa situazione di terrore costante è un velo che non ci vuole far vedere i problemi reali che abbiamo, come la crisi del lavoro, l'abbasamento degli stipendi, la cassa integrazione, la mobilità, una pensione che forse quelli come me non raggiungeranno mai, i tagli delle spese, politici che pensano solo ai loro interessi, i cambiamenti climatici estremi, l'Amazzonia al collasso, il mercato del sesso, ecc. Ci vogliono dividere perché alla fine hanno paura di noi e di cosa potremmo diventare se ci unissimo.

Malcom X sosteneva che l'Islam è in grado di abbattere qualsiasi forma di razzismo e di discriminazione, io penso che anche senza l'Islam l'uomo sarebbe in grado di fare lo stesso.
Dobbiamo solo sforzarci un po, spegnendo la televisione e accendendo il nostro cervello. Non dobbiamo giudicare le persone in base alla loro provenzienza e religione ma in base alle loro azioni.

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