La primavera mi è sempre piaciuta come stagione, l'ho sempre considerata la rappresentazione della speranza, nella quale la natura dopo essere stata in ginocchio durante l'inverno si riprende e inizia lentamente a camminare a testa alta.
I suoi sbalzi improvvisi di temperatura ti fanno passare da un giorno all'altro dalle maniche corte alla felpa, il sole comincia a restare in cielo più tempo anche se le nuvole ogni tanto vogliono nasconderlo, gli alberi fioriscono e colorano la grigie strade, e l'erba dei prati riprende colore e inizia a crescere.
Ma è in queste giornate piovose che riesco a cogliere la bellezza di questa stagione.
Le nuvole grigie cariche di pioggia sorvolano le montagne e creano uno splendido contrasto con il verde scuro degli aghi dei pini e il verde chiaro dei diversi tipi di latifoglie, l'ultima neve rimasta invece dà quel tocco di armonia per finire il quadro di emozioni.
Anche oggi al lavoro mi sono perso a guardare i monti sotto la pioggia che per quanto fosse forte non mi impediva di chiudere gli occhi e a contemplare le immagini che mi arrivavano in testa, la mia mente viaggiava in quei luoghi e il mio corpo camminava con lei in quei boschi e in quei prati rinvigoriti dalla nuova stagione.
Nessun commento:
Posta un commento