venerdì 22 agosto 2008

la montagna



Pioggia, sole, grandine, neve o foschia?
Non importa, quando vai in montagna e raggiungi la meta non è necessario trovare un bel panorama, l’importante è arrivare al luogo che ti sei prefisso prima della partenza.

Il fiato a pezzi, i muscoli delle gambe distrutti e il sudore che scivola dalla fronte sul terreno, credi di non farcela, il cuore batte a mille, ma ti fai forza lungo il percorso seguendo e incoraggiando i tuoi compagni.
Non puoi mollare, ci sei quasi, dopo quella cresta sai di essere arrivato, e alla fine ce l’hai fatta cazzo. Ti guardi attorno e la foschia copre tutto, ma non ti interessa più di tanto perché hai detto a te stesso che saresti riuscito ad arrivare fino a lì, e nonostante tutti gli ostacoli che hai trovato lungo il sentiero ci sei arrivato.

Adesso puoi solo che sentirti soddisfatto con te stesso: la montagna è come la vita, devi superare come puoi gli ostacoli per raggiungere i tuoi obbiettivi.

martedì 19 agosto 2008

brividi lungo la schiena

A Pinerolo (TO) sono nato e cresciuto, sono rimasto lì per 9 anni ma anche quando me ne sono andato in Friuli non sono mai più riuscito a scordarmi quei posti e quelle storie che mi hanno cresciuto.
La scorsa settimana sono andato lì per qualche giorno, un brivido lungo la schiena arrivava per ogni strada già attraversata, ogni passo un’emozione nuova, vecchi ricordi riaffioravano e mi danzavano in testa. Quando sono ripartito una leggera malinconia mi accompagnava e nonostante facessi di tutto per scacciarla lei restava sempre li, ma forse ho capito una cosa:

Non avrei mai pensato di dirlo ma tra Pinerolo e me esiste un vincolo tanto sottile quanto profondo che ci unisce, siamo come madre e figlio: puoi tagliare il cordone ma non il legame.

giovedì 7 agosto 2008

La fierezza

In mezzo alla strada le prime gocce di pioggia cominciano ad accarezzarmi il volto, la gente alza gli occhi al cielo preoccupata di cosa accadrà nei prossimi minuti e il peggio alla fine arriva sorprendendo quasi tutti. Le persone scappano davanti al temporale nascondendosi in macchina o sotto un tetto, ma io invece no.
Ho un passo lento ma deciso, le spalle larghe e la testa bella in alto.
La pioggia battente è come un’ onda su uno scoglio e si infrange con fredda violenza sul mio corpo, io però continuo lo stesso la mia avanzata senza abbassare mai lo sguardo perché so che lei non riuscirà mai a fermarmi.