lunedì 23 marzo 2009

coraggio dai..

Qualche giorno fa parlavo con un mio amico, anzi parlavo con un'ottimo amico. Una di quelle persone che conti sulle dita della mano ma che non la tratti come un numero (citando Rayden), un ragazzo semplice sempre disponibile ad aiutarti con qualsiasi problema e che stimo moltissimo per quello che è anche se ci troviamo in disaccordo su varie opinioni.

Lui vorrebbe fare una certa cosa, ma secondo me purtroppo non ha le potenzialità per farlo. Il problema è che non sò dirglielo.
Io sò che devo trovare il modo di farlo, ma non sono trovo metodo per addolcire il racconto, sarei capace di dirglielo spontaneamente come sò fare io : in maniera semplice e diretta senza troppi giri di parole.
Purtroppo conoscendolo sò che con i miei modi gli spezzerei il cuore in pochi secondi, sò già immaginare il suo volto straziato dalle mie parole... e il silenzio che riflette il rumore e il caos della sua mente...
Ogni volta che ricadiamo sullo stesso argomento continuo a fare finta di niente e a scaricare il problema su qualcun'altro, convinto di cavarmela ancora per questa volta.
Prima o poi lo verrà a sapere, se non da me da altri amici, ma in qualche modo (e non sò spiegare il motivo) sò che dovrò essere io a farlo.

giovedì 19 marzo 2009

Scelte

Non pensare di aver scelto male se in quel periodo della vita si era convinti di fare la cosa migliore.
Se fai una cosa adesso come puoi sapere che fra 10 anni potrai pentirtene?
Cosa ne sai di come cambierà la tua percezione della vita fra qualche anno?
Ma soprattutto perché farsi queste seghe mentali ora?

Un esempio pratico è il mio lavoro in segheria, tutti (tranne mia madre) mi dicono che è usurante e che devo cambiare posto di lavoro cercandolo in qualche ufficio. Io non sono portato per lavori da stare seduti o chiusi in qualche buco, la mia mente ha bisogno di sentire il corpo muoversi e sudare, deve percepire ogni singolo muscolo muoversi per affrontare uno sforzo, e vuole sentire l'aria fresca dell'inverno sul volto.
Fra 30 anni sicuramente la spocchia da ventenne indistruttibile non ci sarà più e i miei capelli diventeranno un po' alla volta sempre più grigi, la schiena mi farà male e tutti i miei muscoli perderanno la loro forza e vigore, ma adesso io sto bene sia fisicamente che mentalmente (alcuni diranno che mentalmente sono pieno di problemi...ma per me no), non voglio rovinare questo equilibrio se così possiamo chiamarlo.

Se tra 30 anni mi odierò per aver scritto questo... spero di ricordarmi ancora il concetto che è meglio pentirsi che rimpiangersi.

mercoledì 11 marzo 2009

L'origine delle religioni

Un giorno Dio decise che era tempo di farsi conoscere nel mondo degli uomini, ma non avendo voglia di parlarne personalmente decise di chiamare diverse persone che lo facessero al posto suo, che vennero chiamati successivamente dalla gente col nome di profeti.
Organizzò una bella bicchierata nella sua casa e accolse uno ad uno tutti i profeti offrendo loro delle rinfrescanti bevande, quando tutti si accomodarono sui divanetti del soggiorno iniziò a parlare. Quando finì raccomandò a tutti di riferire la storia a tutte le persone in ogni angolo del mondo e di raccontarla per filo e per segno come l'aveva detta lui.
I profeti invece decisero di raccontare la stessa storia ma con aneddoti e particolari diversi, aggiungendo ognuno di loro le proprie opinioni e idee, mescolando il tutto con la propria fantasia. Presero così origine le varie religioni.
Dio si accorse subito del danno, ma fece finta di niente perché pensava che le storie seppur diverse fra loro avevano sempre una base in comune che le avvicinava, e ogni religione se confrontata con un'altra avrebbe portato ad un'importante scambio culturale per arricchire il proprio spirito.

Purtroppo Dio ha toppato o almeno in parte.... Ci sono persone che rispettano le religioni degli altri e si confrontano pacificamente con loro traendone il massimo beneficio spirituale. Ma ieri come oggi i problemi sono sempre gli stessi con odio, guerre e razzismo, sono tutti convinti che il proprio credo sia migliore degli altri e che bisogna esportarlo ovunque e con qualunque mezzo. Quando arriverà il momento potremmo parlarne con te e ci spiegherai meglio la storia e il senso di tutto questo casino.

"Il tuo uomo in terra cerca di arginarla sta crociata
Ma qui l’odio e’ troppo vivo la follia si e’ radicata
E’ lotta armata
Tu osservi chiudi gli occhi e pensi a come e’ combinata
La tua mandria fattasi cruda e spietata.".

"Ne parlerò con te" Ape

martedì 10 marzo 2009

L'amore

Ad essere sincero non ho mai provato cosa sia realmente l'amore verso una donna ed essere ricambiato con lo stesso.
Non ne ho mai avuto l'occasione perché le donne che ho amato veramente non mi hanno ricambiato con gli stessi sentimenti, e viceversa per le donne che hanno amato me, io non sono mai riuscito a restituirle il loro amore, un circolo quasi vizioso e veramente inutile per entrambe le parti che porta solo dolore.
Mi basta incrociare solo una volta lo sguardo di una ragazza per capire se sarà una donna di cui mi importa, io la guardo e penso: "appena la conosco sò già che sarò cotto!", è come la preveggenza, un dono ma allo stesso tempo una maledizione (molti non ci credono ma esiste, e le persone che c'è l'hanno non le trovi sulla pubblicità di qualche giornalaccio sotto la voce chiaroveggente telefona il 199566 ecc....). In ogni caso non intendo dire che sono un chiaroveggente.
Quando questo accade mi chiedo sempre se cupido sia ubriaco, cazzo colpisce sempre me ma lei no, c'è qualcosa che non va e se potessi gli direi di smettere di bere almeno una volta! In maniera semplice ci provo con lei in tutti i modi rimanendo sempre me stesso. è come una battaglia, io mi vedo bene come guerriero, ci metto tutto quello che ho e molto di più, ma alla fine la cosa più fastidiosa è che devo arrendermi per cose che io non posso governare e ne farei volentieri a meno.
Per definire l'amore mi toccherà ancora aspettare, ma quando capirò il momento non avrò problemi ad uscire allo scoperto e mostrare le mie carte.