mercoledì 28 ottobre 2009

Maculele's song - Zampa



Non so cosa ci sia di particolare in questa canzone, forse la voce di Zampa unita al beat della canzone, o forse le parole usate per descrivere i suoi sentimenti, non lo so, ma sta di fatto che mi ha colpito molto fin dal primo momento che l'ho ascoltata.

La canzone è estratta dall'ultimo album di Zampa, "La lunga e tumultuosa via per Bisanzio", un disco molto particolare e come i suoi lavori precedenti carico di una particolare tristezza.
Bisanzio è l’esempio di qualcosa che può essere la rappresentazione del massimo dei fasti, della ricchezza, della bellezza, della perfezione, della gloria e della cultura, e che possa da un giorno all’altro cadere in rovina.
La prima parte del disco rappresenta la passione, amore, noia... e alla traccia 15 "il sipario", la fine dello spettacolo e l'inizio del declino. Dalla traccia 16 alla 18 abbiamo il Post Bisanzio, il declino, il dolore e il ricordo.

Nonostante molte canzoni di Zesh siano molto tristi e malinconiche, noto che c'è sempre un barlume di speranza in ogni testo, questa è cosa che trovo molto importante, ed forse per questo motivo che ascolto sempre volentieri il buon Zampa! Se volete andate a cercarlo, cliccate qui!

Vai mr. Zampini!!!

martedì 20 ottobre 2009

Riapriamo i casini!



Qualcuno potrebbe pensare che non ho rispetto per le donne, che non mi curo dei loro sentimenti o che le considero come degli oggetti.
Invece no, per me riaprire i casini, o case di tolleranza, servirebbe sul serio a dare più dignità alle donne, e mi riferisco soprattutto a chi sta tutta la notte sul ciglio della strada.
Non è colpa mia se la gente a casa non fa sesso e va a cercarlo per strada, non so i veri motivi però la gente continua ad andarci da secoli, se non da millenni.
Si può inventare qualsiasi legge per combattere la prostituzione e vincere qualche battaglia, ma la guerra è persa dall'inizio.

Qua dove vivo adesso non si vedono le prostitute per strada, se ci sono lo fanno in casa propria o da qualche altra parte, ma a Pinerolo (TO) nella città dove sono nato le ho viste sulla tangenziale sotto la pioggia o la neve, e nelle calde sere d'estate o nelle fredde notti d'inverno.
Secondo me questo è un mestiere qualunque, c'è chi lo fa per scelta o perchè costretta, ma questo non cambia il fatto che quelle donne devono essere tutelate come qualsiasi lavoratore.

Io lavoro 8 ore al giorno, vengo pagato e mi scalano i soldi per le tasse, se mi infortunio o mi ammalo so di potermi prende qualche giorno per guarire e andare eventualmente dal medico, se sono stufo del lavoro posso sempre licenziarmi e cercarmi un'altro posto, e altro ancora.
Sarebbe bello che le prostitute potessero avere i miei stessi diritti se non di più, ad esempio:
Dei turni stabiliti per il lavoro, assistenza sanitaria, uno stipendio fisso, una futura pensione, del tempo libero da gestire, la sicurezza di non fare un lavoro illegale e vivere nella paura, chiedere ferie, e molto altro.

Ci vorrebbe una legge per la riapertura delle case di tolleranza, e fare in modo che i diritti di queste donne siano tutelati al meglio tramite leggi adeguate.
Sicuramente se ci fossero queste strutture non tutti rispetterebbero le leggi come si deve, ed è per questo che ci vorrebbero anche dei controlli seri da parte della polizia.
é un discorso complesso, dovrei mettermi qua a scrivere ore e ore per dare un quadro completo di come potrebbe essere una casa di tolleranza decente, ma almeno avete un'idea di come la penso!
E per concludere ribadisco il concetto: riapriamo i casini!

Un giretto in montagna

Il viaggio che ho iniziato da qualche settimana è molto simile ad una camminata in montagna.
Ero partito da valle con il cielo nuvoloso e qualche spiraglio di blu nel cielo, mentre salivo il sentiero circondato da splendide e altissime montagne il sole si faceva largo tra le nuvole soffocanti e mi scaldava il volto con la sua energia.

Poi ad un certo punto le nuvole si erano organizzate per nascondere di nuovo il sole, erano riuscite nel loro intento portando anche della pioggia gelata che mi sferzava il viso con molta violenza.
Il sentiero a quel punto era tutto bagnato e pericolosamente scivoloso, se non facevo attenzione rischiavo di finire in qualche burrone, ero sul punto di mollare e tornare indietro quando il sole si è ribellato al grigiore e ha riportato il calore strappato dalla pioggia. Non era ancora giunto il momento di ritornare a valle a testa bassa.

Ora mi ritrovo sull'anticima della montagna che voglio scalare, ma non vedo la vetta principale perché è ricoperta da altre nuvole, forse dovrei tornare indietro visto che il tempo sulla cima non sembra dei migliori, ma non lo so con certezza e quindi non mi resta che andare avanti e scoprire come sarà.




martedì 13 ottobre 2009

Disgusto

Iniziavo a disprezzare quasi tutte le religioni.
Mi sono accorto che in nome di una fede si fanno cose orrende, non parlo di solo di una determinata credenza ma in generale perché è così che stanno le cose, prova ad informarti se ne vuoi la certezza.

Più cresceva il mio disgusto e più mi accorgevo che c'era qualcosa che non andava, e alla fine ho scoperto cosa:
Il problema non è la religione ma la mentalità di alcune persone.

Se una persona uccide nel nome della fede non lo fa per Dio....ma per la sua pazzia.

domenica 4 ottobre 2009

Tragedie naturali...

Al telegiornale parlano della strage di Messina di questi ultimi giorni come una tragedia naturale, ma la colpa in questi casi è solo dell'uomo, della sua stupidità e della sua avidità.
Se al posto di indebolire il terreno delle valli e delle montagne bruciando gli alberi e costruendoci sopra edifici di ogni genere, forse in questi giorni non parleremmo di stragi.
La natura non riconosce le leggi degli uomini, non serve fare i condoni e fingere che le cose siano a posto, e alla fine i risultati si vedono nelle immagini alla televisione e sui giornali.
La natura conosce solo le sue leggi, e noi dovremmo riconoscerle ed accettarle prima di rispettare quelle dell'uomo.

Come diceva mio bisnonno, l'uomo può deviare il corso di un fiume come e quando vuole, ma deve ricordarsi che il corso d'acqua scorre da secoli in quel luogo e prima o poi vorrà ritornare nel punto di prima.
Questo messaggio l'ho capito qualche anno dopo quando in Piemonte è arrivata l'alluvione,e ho visto i danni che hanno fatto i torrenti in piena...