lunedì 21 settembre 2009

Influenza suina


Girovagando per internet non sono ancora riuscito ad avere un'idea di cosa sia realmente questa terribile influenza suina di cui tutti parlano, ho visitato decine di siti e blog ma non si capisce niente.

Si passa da una semplice influenza innocua a una malattia contagiosa che sterminerà la popolazione mondiale, qualcuno dice che serve solo per arricchire le tasche delle case farmaceutiche che producono medicine e vaccini, e si dice anche che ci sia un complotto architettato da una ristretta cerchia di persone per sterminare la popolazione mondiale coi vaccini, e prendere il possesso del mondo! Ce ne sono per tutti i gusti!
Le televisioni secondo me danno il meglio confondendo tutti: iniziano i servizi con notizie catastrofiche sul numero di contagiati e dei morti mostrando persone dallo sguardo terrorizzato che si mettono le mascherine, continuano con qualche intervista selezionata con persone paranoiche, e poi è il turno del dottore specializzato che spiega di non fare allarmismi che è solo una normale influenza.... è come seppellire una persona viva nella terra per poi lasciargli un piccolo foro per farlo respirare....

Io sinceramente non ho voglia di farmi tante seghe mentali per capire cos'è questa influenza, non prenderò vaccini di nessun tipo e continuerò ad uscire di casa, se dovessi prendere questa influenza sono sicuro che il mio sistema immunitario reagirà bene e prenderò qualche medicina solo se starò male veramente (come ho sempre fatto tutte le volte che mi sono ammalato di qualcosa).

In mezzo a questa fitta nebbia che avvolge la suina un pensiero si fa chiaro nella mia mente.
Quest'influenza sta occupando abbastanza spazio nella stampa in generale a discapito di problemi più gravi della nostra società e del mondo.
Che sia un'altra arma di distrazione di massa?

sabato 19 settembre 2009

Due animali a confronto

Qualche sera fa ero tranquillamente sdraiato sul divano a leggermi un libro e avevo lasciato la finestra del salotto aperta per fare entrare un po' di aria, quando ad un certo punto entra una cosa nera con le ali: era un pipistrello.

Ha cominciato a svolazzare nel salotto ed era talmente spaventato di essere finito in quella stanza che non riusciva a trovare l'uscita e continuava a sbattere la testa sul soffitto.
Anch'io ero agitato come lui perché non sapevo come fare per farlo uscire e appena mi avvicinavo al pipistrello sembrava quasi che mi venisse incontro per colpirmi, ma poi cambiava bruscamente direzione e ritornava a volare intorno al lampadario della stanza.

Un uomo e un pipistrello, due animali totalmente diversi fra loro ma in quel momento molto simili fra loro.
Entrambi spaventati dall'altro col timore di essere attaccati ma nessuno dei due con intenzioni ostili, ed entrambi a cercare una via d'uscita per quella situazione ma con scarsi risultati.

Alla fine ho preso un cuscino e saltellando verso di lui ho cercato di spingerlo verso la finestra, dopo diversi tentativi sono riuscito a mandarlo fuori, con grande sollievo per entrambi.

Ragnetti

Ieri era una giornata particolarmente umida e gli sciami di insetti che sono saltati fuori dal prato di casa mia ne erano la prova. C'erano vere e proprie nuvole di insetti che si alzavano dal terreno e si libravano nel cielo.

Qua ho ammirato il modo di agire dei ragni e le loro raffinate strategie per sopravvivere.
Alcuni di questi gruppi di insetti sono finiti vicino al balcone di casa mia nelle ragnatele di qualche ragno e sono rimasti intrappolati.
Ho ammirato la pazienza e l'arte dei ragni nel tessere una ragnatela per intrappolare le loro prede, non appena la tela si muoveva al contatto di qualche insetto il ragno si recava dallo sfortunata preda per avvolgerla, o meglio rollarla, con la propria seta e mangiarla dopo con calma.

Per questa ammirazione se vedo dei ragni non intendo far loro del male uccidendoli o distruggendo le loro ragnatele, e quando li trovo in casa cerco di farli salire su un giornale e lasciarli liberi all'aperto, così facendo sono sicuro che mi libereranno di un bel po' di insetti e zanzare.... un reciproco vantaggio per entrambi!

martedì 15 settembre 2009

Muri

è buffo pensare al fatto che fin dai tempi antichi l'uomo abbia eretto muri e muraglie per difendersi dagli "stranieri", come è buffo pensare che questi sistemi di difesa per quanto fossero complessi e insommortabili non abbiano portato a grandi risultati.
Tutt'ora di barriere ce ne sono a volontà, come il muro messicano o di Tijuana che divide il Messico dagli Stati Uniti, o il muro del Sahara Occidentale che serve al Marocco per proteggersi dalle incursioni del fronte Polisario, un movimento nato con l'intento di ottenere l'indipendenza del Sahara occidentale.

Negli ultimi anni secondo la stampa sembra quasi che l'immigrazione sia un problema recente.

Conoscere il passato aiuta a capire che non è così.
Ti rendi conto che l'immigrazione ce sempre stata, ha portato vantaggi e svantaggi, e per quanto si impegnassero nei secoli precedenti di eliminare gli svantaggi nessuno ci è mai riuscito.
Sicuramente noi non ci riusciremo: sono problemi che non hanno una soluzione, o forse ci sarà anche, ma di sicuro non sarò ancora in vita per vederla.


Alcune foto che testimoniano gli sforzi per difendersi dalle immigrazioni...


La grande muraglia cinese è una lunghissima serie di mura edificate nell'odierna Cina partire dal 3° secolo a.c. dall'imperatore Qin Shi Huangdi. Dalle misurazioni ottenute con le più recenti strumentazioni tecnologiche (raggi infrarossi, Gps...) la grande muraglia sarebbe lunga 8.851,8 chilometri. Serviva per proteggere la cina dai popoli delle steppe con più di 40'000 fra fortezze e torri di guardie. In termini militari non riuscì mai a impedire importanti invasioni come quelle dei liao, dei mongoli o dei manciù, ma costituì una efficace barriera e un deterrente almeno per le piccole incursioni di frontiera.



Il vallo di Adriano, una muraglia in pietra, venne fatto costruire dall'imperatore Adriano intorno al 122 d.C. per proteggere il confine settentrionale della Britannia romana, nella sua forma definitiva il vallo raggiunse uno spessore di 2,4-3 m e una probabile altezza di 3,6-4,8 m. Castelli di sorveglianza furono costruiti a un miglio romano (1714 m) di distanza l'uno dall'altro, inframmezzati da torri di osservazione, mentre a intervalli di circa 11 km si ergevano forti in grado di contenere fino a 10.000 uomini. Serviva per evitare le invasioni delle tribù dei Pitti che sciamavano dal nord, ma fu oltrepassato da queste tribù per 3 volte prima di essere abbandonato intorno al 400 d.c.



Il forte di Fenestrelle è un complesso fortificato eretto nel secolo XVIII in località Fenestrelle in Val Chisone (provincia di Torino). Progettato dall'ingegnere Ignazio Bertola con funzione di protezione del confine italo-francese venne completato solamente nel secolo successivo.
Per le sue dimensioni ed il suo sviluppo lungo tutta il fianco sinistro della valle la fortezza è detta anche la grande muraglia piemontese.
La costruzione è composta da numerosi forti collegati da spalti, bastioni risalti e scale, ha una superficie complessiva di 1.300.000m2 sviluppandosi per oltre 5 chilometri su un dislivello di circa 700 metri, risulta essere la più estesa costruzione europea in muratura.



Dal 1961 al 1989 il Muro di Berlino ha diviso la parte occidentale della città tedesca, governata dai paesi della Nato, da quella orientale filosovietica della Germania DDR. Il Muro viene costruito per volontà dalla parte sovietica con l'intento di frenare la continua fuga dei cittadini tedeschi dell'Est verso la parte occidentale-capitalista della città. La costruzione spacca a metà i quartieri berlinesi, intere famiglie e persino alcuni palazzi si trovano ad avere una facciata sulla zona sovietica e l'altra su quella americana.
Durante il periodo di esistenza del muro vi furono circa 5000 tentativi di fuga coronati da successo verso Berlino Ovest. Nello stesso periodo varie fonti indicano in un numero compreso tra 192 e 239 i cittadini della Germania Est uccisi dalle guardie mentre tentavano di raggiungere l'ovest e molti altri feriti.

domenica 13 settembre 2009

Che cesso!


Post totalmente inutile.... o quasi.
Una presa di posizione sul mio modo di andare in bagno alla sera dopo una certa ora.


Ieri sera dopo aver bevuto un'ottima pinta di Guinness, sono uscito dal bar per andare in bagno in un vicolo leggermente illuminato, e al mio ritorno delle persone mi hanno fatto notare che ci sono i bagni anche nel bar. Mi hanno detto che è da incivili e da maleducati, ma forse nessuno di loro, erano tutti maschi, si era reso conto della situazione del cesso.

Dopo una certa ora entrare nei bagni di un qualsiasi bar affollato è una questione di coraggio o di disperazione, in questo sono vicino a tutte le donne, la situazione è alquanto schifosa.
Quando ci sono tanti maschi ubriachi è molto facile che sbaglino la mira e tutto il bagno si trasforma in un'allegra pozza dove tutti passano e lasciano le loro impronte, ovviamente nessuno pulisce con un po' di carta igienica dopo aver fatto il danno perché sa che prima di lui qualcun'altro ha fatto lo stesso, e non vuole mettere le mani sulla pipì degl'altri.
Senza parlare dei vari odori che si sentono quando nessuno tira l'acqua.
Alla fine il bagno diventa un vero e proprio cesso.

Quindi, morale della favola: meglio uscire all'aperto e farla su un'alberello che almeno si sta all'aria aperta ed è più pulito.
Per le donne il problema è più difficile ma c'è sempre un luogo in cui appartarsi senza essere viste, e nelle vostre borse sono sicuro che avete sempre prodotti per pulirvi e rinfrescarvi.

giovedì 3 settembre 2009

Ho visto l'erba del vicino

Tutto il giorno a camminare per le strade, a vedere monumenti, e a visitare musei di ogni genere. Le camminate sembravano non aver mai fine quando a un certo punto abbiamo raggiunto la salvezza: i verdi prati del Reichstag.
Siamo a Berlino, io ed altri miei amici circa due settimane fa (se ti interessa il viaggio clicca qua), e posso dire che è stato un vero e proprio sollievo trovare i prati all'esterno del parlamento tedesco (la foto sotto, a cura di Fax).


Ognuno di noi si è disteso su quel soffice manto erboso a far riposare i piedi o la schiena, qualcuno si è rilassato con le cuffie di un lettore mp3, altri si sono addormentati, e molti, come me, hanno semplicemente chiuso gli occhi e si sono immersi nei propri pensieri.


L'erba pizzicava la pelle delle mie braccia e dei miei polpacci, una sensazione a metà tra il fastidio e il sollievo, e ogni tanto sentivo correre lungo le gambe qualche piccolo insetto, immagino spaventato dal fatto di ritrovarsi in una selva di peli neri! Devo dire che ero molto rilassato, come stare distesi sul divano di casa dopo una giornata pesante.

In questa tranquilla situazione ho pensato ai prati qua in Italia dove vivo io.
Ormai stanno diventando dei beni sempre più rari.
Nelle città ogni terreno libero è buono sono per buttarci sopra cemento, metà dei posti dove andavo a giocare da piccolo ora sono riempiti di condomini o villette (semivuote fra l'altro...con quella follia d'affitto...).
Di quei prati che non vengono ricoperti di cemento molti non vengono curati lasciando che i rovi e le ortiche prendano il possesso del terreno, ad esempio il mio vicino dietro casa, il suo ex prato è ormai terreno esclusivo di topi e gatti, e io non entro la dentro che ho paura di prendere le zecche.
In montagna se non costruiscono qualche orrendo mostro di cemento ci sono i boschi che avanzano.

Di questo passo fra qualche anno non potremmo concederci un riposino sull'erba, che tristezza, spero proprio di no, ed è per questo che mi impegnerò a tagliare il prato fuori di casa mia affinché questo non accada!